RUOLO E COMPITI DEI PALADINI DI TANATOS

Nota di gioco: I paladini di Tanatos sono della classe warrior - paladin (Player's Handbook) ed utilizzano quel sistema di punti esperienza. Le regole di quella classe sono utilizzate come base generale laddove non differiscono con quanto riportato in questa pagina e in quella dei poteri e dei limiti.  

I paladini di Tanatos sono guerrieri sacri del proprio dio sulla terra di Arelia. I paladini di Tanatos sono molto esigui di numero. Per divenire paladino un ragazzo da 12 a un massimo di 14 anni deve affrontare almeno cinque anni di intenso impegno studiando la teologia, la storia delle religioni, l’antico Argan, la psicologia, varie scienze umanistiche, ma anche addestrandosi all’uso delle armi, al combattimento, agli sforzi fisici e alle cure del fisico ferito, temprando quindi il proprio spirito e la propria mente. Deve avere fra i maestri e gli istruttori almeno un chierico e un guerriero (anche paladino) di minimo quarto livello che si dedichino a lui 7 giorni a decade. Dopo questi cinque anni di impegni adeguati, il seminarista che ha i requisiti idonei a divenire paladino ha il 15 % di divenirlo e può riprovare ogni anno fino a che compie 25 anni. Quando quindi è entrato nelle grazie di Tanatos, deve avvenire una solenne cerimonia con la quale con alcuni riti particolari, il Vescovo o l’ Arcivescovo, o un Abate, o un Grande Difensore della Fede possono nominarlo paladino (in realtà il rito può essere compiuto da qualsiasi priest di Tanatos del livello VII o maggiore o da un paladino del IX o maggiore ma l’autorità non gli è concessa dalla burocrazia dell’arcivescovato).

Nominato paladino, egli ha l’obbligo di rispettare un Sacro Codice di Comportamento che differisce in più punti da un normale codice di cavalleria ma è composta da svariate regole e obblighi.

Sacro Codice di Comportamento    

Il paladino non può mai congiungersi carnalmente o amare alcun essere umano poiché egli deve amare in ugual modo tutti gli uomini e in misura maggiore e piena il proprio Dio .

Il paladino non può cumulare ricchezze maggiori di quelle che gli consentano una vita normale e degna di rispetto ( la cifra di spese mensili di massimo 150 corone) ha comunque diritto a ricevere le sue armi e armature dalla Chiesa di Tanatos come spettanti a seconda del suo rango, ha diritto al vitto e all’alloggio presso le istituzioni della Chiesa di Tanatos. Ha la possibilità di accumulare denaro presso la Cassa dei paladini che è gestita dalla Chiesa di Tanatos, questa cifra potrà essere utilizzata solo quando il paladino diverrà  Grande Difensore della Fede e vorrà costruirsi una roccaforte per la quale avrà il contributo del 35 % della costruzione da parte dell’Arcivescovato o da parte di colui che lo ha nominato, la modalità con la quale questa somma verrà versata dipende dalle disponibilità in quel momento. Può sottrarre una somma solo per investirla e poi depositare di nuovo gli interessi e il capitale. Il paladino ha però l’obbligo di donare fino a che diviene Grande Difensore della Fede il 25 % di tutto ciò guadagna a colui che lo ha nominato o a colui a chi è stato votato (se quindi è diverso da chi lo ha nominato, sarà poi questo a dover versare al paladino il 35 % per la costruzione, di solito questa scelta avviene appena dopo la nomina del paladino e non si cambia durante poi il suo progredire mai più, raro infatti che per esempio l’Arcivescovo accettasse un paladino del IV grado che è molto libero e ha gia versato all’abate che lo ha nominato ingenti somme assumendosi per di più l’incarico di pagare a breve il 35 % di una rocca , possono comunque farsi dei patti di scambio, per organizzare il passaggio), colui che ha il paladino è detto il suo punto di riferimento ecclesiastico. Un paladino però non può mai deliberatamente rinunziare alla sua quota di guadagno sapendo di non poterla utilizzare , può invece riceverla e invece di depositarla o utilizzarla, donarla ai bisognosi.

Un paladino non può effettuare confessioni e rimuovere i peccati, però può essere sempre confessato da qualsiasi chierico pure da un giovane adepto.

Il paladino in nessun caso può farsi pagare le cure o ricevere qualche cosa in cambio, e peccato per un paladino avvantaggiare un soggetto nelle cure solo per la sua importanza o amicizia .

Il paladino deve essere umile e non avrà mai innanzi al suo nome un titolo di reverenza, verrà chiamato sempre con il proprio nome e non se ne offenderà riceverà il tu ma dovrà rispettare l’etichetta e le cariche altrui, il rispetto per una persona non dipende da come la gente è costretta a rivolgersi verso di questa ma da quello che la gente pensa dell’ uomo al dilà della sua carica o titolo.

Il paladino deve rispettare la vita dei tanatiani e degli esseri viventi , deve usare le armi solo per minaccia e deve evitare di dare la morte ma preferire solo sconfiggere i propri avversari , questa regola non vale per i malvagi esseri inumani il cui unico scopo è quello di portare male e morte , se comunque il paladino evita la soluzione finale anche per questi il suo spirito viene lodato ( con i px e la grazia di Tanatos ) .

I paladini devono servire la loro Santa Chiesa , proprio per questo motivo vengono nominati . La vita di un paladino si divide in due parti . Da un lato il paladino deve servire la chiesa, dall'altro il paladino è libero di operare per il bene secondo i propri dettami personali..

1) A SERVIZIO PER LA SANTA CHIESA DI TANATOS

Ogni paladino deve prestare il proprio servigio presso la chiesa , il paladino ha l’obbligo di mettere a disposizione ogni anno un periodo di tempo che varia al variare del proprio grado , il periodo viene scelto di comune accordo tra il paladino e il suo punto di riferimento ecclesiastico o il capo culto locale a cui è stato affidato :

Paladino di I grado = 8 mesi all’anno

Paladino di II grado = 6 mesi all’anno

Paladino di III grado = 4 mesi all’anno

Paladino di IV grado = 3 mesi all’anno

Grande difensore della Chiesa = Non più

In questo periodo il paladino deve difendere la chiesa e prestare la propria opera per aiutare il clero secondo le disposizioni che riceve da colui che è il suo punto di riferimento ecclesiastico  (di solito chi lo ha nominato) . Il suo punto di riferimento ecclesiastico può però non utilizzare il paladino direttamente ma porlo al servizio di un altro chierico o persona , in questo caso l’unico incarico che questi possono affidare al paladino può essere difendere i beni , i luoghi  o le persone e curare i soggetti che ne hanno bisogno , se invece si tratta di un capo culto locale , può essere messo direttamente a suo servizio . Il punto di riferimento ecclesiastico può invece anche affidare al paladino dei compiti extra e delle missioni sempre che siano compatibili con il credo religioso e non mettano in discussione lo status del paladino ( che in tali casi può rifiutarli ) , il paladino farà di tutto per svolgere nel miglior modo possibile il compito affidatogli sempre nei limiti temporali richiesti . I limiti temporali non sono rigidi ben può svolgere un paladino I grado un compito che richieda 10 mesi e poi l’ anno successivo prendersi 4 mesi liberi o viceversa , però il tempo residuo si dovrà sempre recuperare e non si possono ottenere altre eccezioni senza prima aver ristabilito l’ equilibrio temporale . In questo periodo comunque il paladino deve seguire le indicazioni e gli eventuali contro ordini del suo punto di riferimento ecclesiastico e qualora questo venga a mancare del suo immediato sottoposto : Arcivescovo - Ispettore dell‘arcivescovato - Vice ispettore - i priori per anzianità \ Abate - Arcivescovo \ Grande difensore della fede - a scelta del paladino un Vescovato o Arcivescovato . Questo capita però solo nei casi in cui il punto di riferimento ecclesiastico non abbia in qualche modo riferito al paladino le direttive di cui seguire nei casi di sua assenza giustificata . 

2) OPERARE PER IL BENE COMUNE

Il resto del tempo può essere utilizzato dal paladino a piacimento ( ciò non toglie che un paladino può ritenere essenziale continuare a servire la chiesa o a difendere qualcosa che altrimenti rimarrebbe incustodita ) mai deve però il paladino finire improvvisamente il proprio turno per la chiesa pregiudicando così l’ esito della missione o mettendo in pericolo un bene senza essersi prima assicurato che succeda quando lui se ne andrà e senza aver disposto le cose per quando non ci sarà . Se per colpa di colui a cui è affidato il paladino si vede costretto a rinunziare al suo tempo libero può appena abbia sistemato le cose recuperare il tempo perduto senza chiedere il permesso . Se però questa situazione in cui la presenza del paladino è necessaria a prescindere dalla volontà di qualcuno ma è richiesta dalle circostanze , il paladino ha il dovere di rimanere e potrà recuperare il tempo in seguito accordandosi con il suo punto di riferimento ecclesiastico .

Nel suo tempo libero il paladino è libero di recarsi dove vuole seguendo però questi precetti anche se in modo non categorico :

* ) Il paladino non deve spostarsi per divertimento e fare viaggi di piacere .

* ) Il paladino deve avere sempre come scopo nei suoi spostamenti raggiungere una zona in cui è necessario il suo intervento o la sua presenza per operare a fin di bene .

* ) Il paladino può avventurarsi per fare esperienza e per trovare oggetti utili , ma dovrebbe in ogni caso combinare questo punto con il precedente .

* ) Il paladino in ogni caso non deve porre a repentaglio la sua vita o rischiare più del dovuto perchè la vita non gli appartiene , ma è di Tanatos e il Dio la ha donato a tutta la comunità . Può decidere di sacrificarsi o di rischiare in casi eccezionali e straordinari . Per questo motivo un paladino non dovrebbe mai accettare un duello , ma può difendersi se molestato .

* ) Il paladino deve evitare di risiedere per troppo tempo nello stesso luogo o recarsi a fare del bene nel medesimo posto , perché altrove potrebbero avere bisogno di lui e perchè deve amare tutti gli esseri umani allo stesso modo .

* ) Il paladino deve recarsi a portare il suo aiuto dove è richiesto , seguendo questi criteri : è più importante recarsi ove può compiersi maggior male , e in un secondo momento deve preferire aiutare i più puri , fedeli e indifesi . Non devono influenzarlo regalie o idee di fama , conquista , od oggetti . Il paladino può rifiutare di recarsi in aiuto di chi ne abbia bisogno se ciò comprometterebbe un suo incarico o un suo intento di maggiore rilevanza.

I PALADINI E LA TEOLOGIA

I paladini di Tanatos hanno un particolare dono, hanno la facoltà di predicare dovunque per Tanatos, per infondere in lui la sua fede, per creare nuove comunità di tanatiani, per portare avanti la sua dottrina,  nel fare questo i paladini devono seguire gli insegnamenti della santa chiesa che vengono fatti dal pontefice e cambiano di tanto in tanto, l’unica interpretazione autentica può essere quella del pontefice o del vescovo e dell’arcivescovo del luogo. Può anche capitare che la dottrina di un vescovato sia leggermente differente da quella di un altro , se sorgono gravi discrasie le risolve il pontefice. Quando passano i mesi a servizio della chiesa  paladini devono trascorrere almeno 10 giorni per fare ritiro spirituale e aggiornarsi sulla dottrina I paladini hanno l’obbligo morale di tentare di convertire gli atei al tanatanesimo e di contrastare coloro che predicano per il male o per una fede diversa . I paladini sono in grado inoltre di donare la qualità di fedele tanatiano a coloro che ritengano ne siano degni e abbiano le adeguate conoscenze della religione medesima, per fare ciò fino al II grado devono portare il prossimo fedele presso un capo culto locale e farlo divenire tale con il consenso di costui . Dal III grado in poi i paladini possono con la loro spada investire della qualità di fedeli senza alcun permesso e poi possono passare ad iscrivere come fedele il soggetto presso una comunità religiosa. I paladini devono fare attenzione ad essere molto sicuri di coloro che fanno divenire fedele, infatti di un fedele regolare tutte le persone altrettanto tanatiane possono e devono fidarsi , un fedele può partecipare alle cerimonie e alle messe. Qualora un paladino faccia divenire, anche per errore, fedele una persona che odia il tanatanesimo o è ad esso contraria, perde lo status fin che non rimette il tutto.

Il paladino dal III grado in poi , in accordo con le regole dell’arcivescovato o del vescovato in cui si trova , può togliere il titolo di fedele tanatiano alle persone malvagie e a tutti coloro ritenga degno , un paladino può dare il suo perdono a costui , e farlo divenire di nuovo fedele senza bisogno di vincoli . Ogni volta che fa ciò il paladino deve fare redazione scritta con il suo bollo tanatiano personale ed avvisare il capo culto locale che ha poi l’obbligo di avvisare il vescovo o l’arcivescovo competente .

IL FINE

Ogni paladino ha un grande fine da perseguire per tutta la durata della sua esistenza  questo è un fine complesso in quanto composto da notevoli sfaccettature tutte culminanti nel bene ultimo.

 “Portare alta la gloria di Tanatos e del suo culto rispettando la religione e combattendo le eresie. Adorare la vita in tutte le sue forme portare la morte solo come ultima soluzione, difendere gli innocenti, i deboli, gli oppressi, le donne. Rispettare coloro che agiscono per il bene e coloro che seguono l’onore. Portare la gioia la felicità e il conforto di Tanatos la dove questo non esiste. Combattere la miseria il degrado e il mal costume, incitare al rispetto di leggi giuste e sagge. Diffondere in ogni angolo di mondo il bene e la fede tanatiana .”  

IL CODICE MORALE

Nel perseguire i suoi fini un paladino ha un codice morale che deve rispettare , per un paladino ogni volta che cade in una situazione di facile tentazione è una vittoria ricordarsi della norma morale ed essere consapevole di agire diversamente dal comportamento istintivo.

1) Restare tranquillo e mantenere sempre la calma senza raccogliere provocazioni e senza rispondere in maniera offensiva alle offese subite ( il pal. può allontanarsi , o mettersi a pregare ) . Non sono ricomprese le offese mosse a tutto il culto o al Dio , in tale caso può operare ma non di impulso e in modo sconcio ma porre fine all’ offesa .

2) Non essere mai superbo con nessuno , specie con coloro che non sono potenti e che già sono castigati dalla vita , anche nei casi in cui essi sbagliano fargli comprendere l’ errore ma non usare toni di disprezzo , toni altezzosi o minacce.

3) Qualora però un essere è stato avvisato e ripreso nel suo comportamento scorretto , o si tratta di persona malvagia che faccia queste azioni cattive abitualmente , il paladino può intervenire per punire o imperdire che venga commesso un atto malvagio.

4) Non accettare raccomandazioni perchè Tanatos non ne accetta e tratta tutti gli esseri in egual modo , combattere la corruzione e il degrado sociale.

5) Non essere mai avaro ma donare a coloro che non hanno , anche a costo di sacrifici reali del paladino . Il denaro è solo un mezzo umano per vivere non è fonte di gioia ne di serenità interiore ma è un falso valore che l’ ingegno umano ha creato per se.

6) Amare la bellezza e la prosperità come simbolo della vita e del dono di Tanatos agli uomini , rispettare le donne e gli anziani con i loro pensieri e i loro bisogni .

7) Essere capace di perdonare anche i più negativi degli esseri , per i peggiori dei crimini , qualora le loro intenzioni siano cambiate e vogliano redimersi . Non spetta al paladino punire i colpevoli per quello che essi hanno fatto in precedenza ma è suo compito impedire che lo facciano ancora .

8) Non dubitare mai della potenza e della grazia di Tanatos e recarsi in chiesa spesso per meditare e per avere la grazia divina.

RATIO TEOLOGICA DEI PALADINI

Tanatos ha voluto intervenire sulla terra in modo più diretto che con i suoi chierici ma in modo meno mentale e più pratico attraverso valorosi guerrieri che posseggono un grande spirito e notevoli abilità , Tanatos dona loro un potere molto grande ma loro devono stare sempre in armonia con il loro Dio e anche solo un piccolo squilibrio causa loro la perdita del contatto con il Dio per cui devono confessarsi e pagare una forte penitenza per rientrare nelle grazie di Tanatos . E’ cosa grave essere recidivi .