SPATIAL/TEMPORAL TEARING
Quando lo spazio e il tempo vengono forzati oltre la loro coesione naturale, si
produce una lacerazione
spazio-temporale. Si tratta di una
frattura nel tessuto che tiene uniti luogo e tempo. La creatura che attraversa
una simile lacerazione si trova sospesa tra coordinate instabili, come se il suo
corpo fosse parzialmente presente in più punti o in più istanti allo stesso
tempo. Questo fenomeno può comportare che, una volta ristabilita la coesione
temporale, la creatura subisca comunque gli effetti di questa lacerazione sul
suo corpo e la sua mente. Ciò in quanto la lacerazione genera distorsioni
fisiche e metafisiche che si riverberano potenzialmente sul corpo e sulla mente.
Chi ne è colpito sperimenta una duplice conseguenza:
effetti di breve periodo
ed effetti di lungo periodo.
Inoltre, ogni nuova esposizione avvenuta prima che la creatura abbia
completamente recuperato dagli effetti delle lesioni spazio/temporali rende la
stessa più vulnerabile e amplifica la possibilità che l’effetto degeneri.
Ogni volta che una creatura è sottoposta a distorsioni spaziali o temporali, sia per scelta volontaria sia per effetto imposto da incantesimi o altri poteri speciali, essa può accumulare una o più lesioni spazio/temporali. La probabilità di subirle e la quantità accumulata dipendono dalle modalità dello spostamento spazio/temporale, influenzate sia dall’accuratezza dei poteri impiegati sia dalla distanza alla quale la creatura viene traslata nello spazio e nel tempo. Tali probabilità e quantità variano in base ai poteri e alle modalità di utilizzo, come specificato nelle descrizioni dei poteri stessi. Gli effetti delle lesioni spazio/temporali si aprono a qualsiasi genere di creatura ha le stesse siano non dotata di un corpo organico di tipo animale.
STATI DI GRAVITÀ DELLE LESIONI SPAZIO-TEMPORALI
L’accumulo di lesioni spazio/temporali comporta effetti progressivamente più gravi. Ogni volta che una creatura raggiunge la soglia di ingresso di uno degli stadi elencati, lo stato si considera immediatamente attivato e i suoi effetti vengono applicati senza ritardo.
"Compromissione
Spazio/Temporale": da 1 a 6 lesioni
"Lacerazione Spazio/Temporale":
da 7 a 11 lesioni
"Menomazione Spazio/Temporale":
da 12 lesioni in poi
EFFETTI DI BREVE
PERIODO
Quando una creatura accumula lesioni spazio-temporali, l’impatto immediato non è
mai trascurabile. Nel momento stesso in cui le lesioni vengono inflitte, il
personaggio deve affrontare tre tiri salvezza puri consecutivi: un
tiro salvezza su
robustezza,
seguito da un
tiro salvezza su
mente, e
infine un
tiro salvezza su energia vitale.
Queste tre verifiche rappresentano la resistenza fisica, la stabilità psichica e
l’ancoraggio essenziale dell’essere al flusso spazio-temporale. Se il
personaggio riesce in tutte e tre le prove, l’evento traumatico non produce
conseguenze immediate, e l’organismo riesce a contenere le deformazioni
generate. Nel caso in cui solo
una prova venga
fallita, la
stabilità risulta parzialmente compromessa:
la creatura rimane
debilitata,
e lo stato perdura per un tempo pari a
un’ora
moltiplicata per il numero totale di lesioni accumulate fino a quel momento.
Quando invece soltanto
una delle tre
verifiche ha esito positivo,
mentre le altre due falliscono, la condizione si aggrava:
la creatura
risulta incapacitata
per lo stesso ammontare di tempo. Infine, qualora
tutte e tre le
prove vengano fallite,
la creatura
si ritrova
impedita
per lo stesso lasso temporale.
EFFETTI DI
LUNGO PERIODO
Gli effetti di lungo periodo delle lesioni spazio/temporali emergono in
condizioni specifiche, soprattutto durante il combattimento, quando l’esigenza
di agire con prontezza e precisione diventa assoluta. Una creatura che abbia
subito anche una sola di queste lesioni porta con sé una distorsione latente che,
in certe circostanze, può improvvisamente manifestarsi sul corpo e sulla mente.
Questo fenomeno si verifica esclusivamente nel momento in cui viene richiesto il
lancio dell’iniziativa. Allo scoccare di quell’istante critico, la distorsione
spazio/temporale può avere effetto: la creatura viene colta da un collasso della
propria coerenza percettiva e motoria, ritrovandosi
incapace di
compiere qualsiasi azione per l’intera durata del round.
Ciò include azioni standard, azioni rapide, azioni gratuite e perfino l’uso
della parola, come se il flusso che collega la volontà all’atto fosse stato
interrotto. La creatura mantiene comunque la possibilità di difendersi in
maniera passiva: può resistere ai colpi, reggere l’impatto e sfruttare
protezioni che non richiedono intervento diretto. Tuttavia non può ricorrere a
forme di difesa attiva, come schivate, deviazioni o altre manovre che dipendono
da una sua azione consapevole. La possibilità che ciò si verifichi viene
determinata
ogni round prima
della dichiarazioni delle intenzioni
ed varia a seconda del livello di distorsione in cui la creatura si trova come
indicato dalla seguente tabella:
"Compromissione
Spazio/Temporale": 5%
"Lacerazione Spazio/Temporale":
10%
"Menomazione Spazio/Temporale":
15%
RECUPERARE LA
CONNESSIONE CON LO SPAZIO/TEMPO
Una volta
che una creatura ha subito lesioni spazio/temporali, il suo legame con la
struttura stessa della realtà risulta compromesso. La coesione che tiene insieme
corpo, mente e flusso temporale non può essere ripristinata con facilità: la
natura tende a ricomporsi da sola, ma lo fa con lentezza. Il processo di
guarigione è naturale e scandito dal tempo.
Ogni 30 giorni
completi trascorsi dal momento in cui la lesione è stata subita, la creatura si
libera di una singola lesione.
Si tratta di un recupero progressivo che a lungo andare ricuce lo strappo che la
creatura ha subito. Le comuni magie curative, anche quelle capaci di rigenerare
ferite gravissime o di riportare in vita un morente, non sono in grado di agire
sulle lacerazioni lasciate da una stappatura spazio-temporale. Queste energie,
pur potenti, non hanno il potere di riallineare le dimensioni spaziali e
temporali del trauma. Solo rituali o effetti specificamente concepiti per
ristabilire la coesione spazio-temporale possono intervenire sul processo,
accelerandolo o riportandolo a compimento.