Alcune divinità areliane donano ai loro seguaci il potere di contrastare (o controllare i non-morti). Questo potere è sottoposto a specifiche variazioni a seconda della singola divinità che lo concede, infatti le regole seguenti sono da considerarsi generali e saranno derogate da quelle specifiche previste dalla singola divinità.

Azione di scaccio

Scacciare i non-morti è un'azione che richiede un casting time pari ad un intero round nel quale chi lo effettua deve utilizzare componenti vocali (pronunzierà i salmi della propria divinità) somatici (porrà in essere gesti rituali) e materiali (utilizzerà necessariamente il simbolo sacro della divinità). L’azione avrà quindi effetto nella fase di fine round tra le azioni aventi fattore iniziativa pari ad un round. Per poter scacciare occorre che il personaggio impugni in una mano il suo simbolo sacro (deve avere quindi una mano libera, mentre l'altra può restare impegnata, ad es. con lo scudo o mantenendo un'arma a due mani), inoltre essendo l’azione di scaccio paragonabile a quella di lancio di un incantesimo durante la stessa il sacerdote perderà i bonus della destrezza alla propria classe armatura (non quelli dello scudo se lo possiede e lo impugna). A differenza del lancio di un incantesimo, lo scaccio non richiede il mantenimento della concentrazione per cui avrà effetto anche se chi lo esegue subisce ferite mentre pone in essere tale azione.

Numero di undead influenzati dallo scaccio

Una volta effettuato lo scaccio occorre verificare su quante creature ha effetto lo stesso. Gli effetti dello scaccio si estendono sulle creature non morte che si trovano alla vista del chierico ed entro 21 metri di distanza dallo stesso al momento del verificarsi dell’azione (non occorre che i non morti siano visibili all’inizio o nel corso del round in cui l’azione di scaccio è posta in essere). Non tutte le creature non morte subiranno gli effetti dello scaccio ma un chierico potrà influenzare un numero di dadi vita pari a 1d6 ogni due livelli (1d6 al 1° e 2° livello, 2d6 al 3° e 4° livello, 3d6 al 5° e 6° livello , e così via) fino ad un massimo di 5d6 a partire dal nono livello di esperienza. A partire dall’10° livello il sacerdote riceverà un bonus cumulativo di +1 a questo tiro (5d6+1 al 10° livello, 5d6+2 al 12° livello, 5d6+3 al 15° livello, 5d6+4 al 16° livello, 5d6+5 al 18° livello e 5d6+6 al 20° livello). Qualora nell'area si trovino undead di tipo diverso lo scaccio avrà effetto prima su quelli che impongono una penalità al tiro di scaccio minore e poi mano mano su quelli più forti (a parità di penalità imposta al tiro di scaccio prima sui non morti meno intelligenza e poi sugli altri). Il chierico può scegliere quali non morti influenzare solo a parità di penalità al tiro di scaccio ed intelligenza.

Numero di scacci disponibili

Ogni giorno un chierico ha la facoltà di utilizzare un numero di scacci pari a 2 + 1 per ogni 3 livelli di esperienza (per eccesso). Quindi un priest di 1°, 2° o 3° livello avrà 3 scacci, un priest di 4°, 5° o 6° livello avrà 4 scacci, un priest di 7°, 8° o 9° livello avrà 5 scacci, e così via. Gli scacci saranno recuperati nel momento di flusso dell'energia divina ossia nello stesso momento in cui al chierico sarà concesso di recuperare gli incantesimi (tale momento varia con il variare della divinità).

Effetti dello scaccio

Una volta effettuato lo scaccio e verificato su quali creature lo stesso avrà effetto, dovrà determinarsi il potenziale intrinseco dello scaccio. Il chierico per determinare gli effetti dello scaccio dovrà tirare un dado da 20. A questo tiro (tranne nell'ipotesi di 1 o 20 naturale) dovrà aggiungere tutti i modificatori generali del caso. Si tratta cioè di quei modificatori che non dipendono dal singolo non-morto che si vuole scacciare ma che influenzano in generale l'azione di scaccio. Ogni priest ottiene un modificatore positivo base pari a + 1 per livello di esperienza. Altri modificatori positivi o negativi sono eventuali e possono dipendere da oggetti magici utilizzati, da incantesimi lanciati, da competenze conosciute, dal potere della divinità, ecc... Inoltre anche il luogo ove si effettua lo scaccio può influenzare positivamente o negativamente lo scaccio (con un bonus/malus da +1 a +3, mediamente si consideri che un priest che scaccia i non-morti all'interno di una propria zona sacra attiva otterrà un bonus di +3). Il risultato ottenuto potrà essere considerato il potenziale intrinseco dello scaccio. 

A questo punto dovrà calcolarsi il valore concreto dello scaccio su ogni singolo non-morto. Per verificare ciò occorre apportare al potenziale intrinseco dello scaccio tutti gli specifici modificatori negativi e positivi che dipendono dal tipo e potere del non-morto o dal rapporto tra non-morto e chierico. Ogni non morto riduce di base il risultato dello scaccio per un valore pari a - 1 per livello minaccia del non morto oltre ad un valore pari al grado dell'Ordine Oscuro di appartenenza dello stesso (link). Si noti che non morti appartenenti ad una Legione delle Tenebre avranno modificatori diversi come specificato nelle relative regole (link). I non morti che hanno mantenuto anche l'appartenenza ad una classe di personaggio ottengono una riduzione ulteriore pari a - 1 ogni 3 livelli di esperienza (-1 dal 1° al 3°, -2 dal 4 al 6°, ecc...). I non morti inoltre impongono un ulteriore malus per alti valori di intelligenza secondo questa tabella: 

13-14 Highly intelligent  malus - 1 
15-16 Exceptionally intelligent  malus - 2
17-18 Genius   malus - 3 
19-20 Supra-genius   malus - 4 
21 o + Godlike intelligence   malus - 5 

Ulteriori malus potranno essere imposti da oggetti magici utilizzati dal non-morto, da poteri speciali dello stesso o da incantesimo che lo influenzano.

Una volta calcolato per ogni non-morto la forza concreta dello scaccio si può verificare con la tavola seguente che effetti ha prodotto sul non-morto in questione lo scaccio (si noti che i tiri di 1 e 20 naturali producono sempre gli stessi effetti a prescindere da tutti i modificatori applicabili).

Ogni volta che è previsto un risultato alternativo, spetta al chierico dopo il tiro del dado decidere quale effetto fra quelli possibili utilizzare. Gli effetti scelti possono variare a seconda del singolo non-morto.

Si noti che in caso di scacci simultanei che hanno effetto sugli stessi non-morti, il non-morto in questione subirà gli effetti solo dello scaccio nei suoi confronti più forte (in base al valore concreto dello scaccio). 

Descrizione degli effetti dello scaccio

Keep at Bay : E' un risultato di protezione. Possono essere protetti da un risultato di Keep at Bay il priest (che è sempre protetto) + 1 creatura ogni livello del chierico (a scelta del priest) che si trovano alla vista del chierico ed entro 21 metri di distanza dallo stesso al momento del verificarsi dello scaccio (alla fine del round). A seguito di questo risultato, per tutta la durata prevista, i non-morti non possono attaccare le creature protette. In particolare è inibito loro qualsiasi contatto fisico con le creature protette e qualsiasi forma di attacco (lancio di incantesimi, utilizzo di poteri speciali, attacchi con armi da tiro, ecc...) che produca effetti diretti sulla creatura protetta. Il non-morto resterà comunque libero di agire in modo differente (seguire le creature protette, fuggire, potenziarsi, mettersi sulla difensiva, ecc...) e potrà liberamente attaccare coloro che non sono protetti dallo scaccio (non potrà però utilizzare attacchi ad area qualora rientrino nella stessa anche alcune delle creature protette). 

Si noti che i non-morti senza intelligenza (Nonintelligent 0) agiranno sempre allo stesso modo, attaccheranno cioè le creature eventualmente non protette e se non ve ne sono, o sono morte, seguiranno per quanto possibile le creature protette fino a che la durata del Keep at Bay terminerà. 

Se il non-morto ha intenzione di utilizzare poteri o magie che hanno efficacia ad area o è dotato intrinsecamente di tale potere (si pensi all'area putrida dei ghast) dovrà posizionarsi inizialmente ad una distanza tale da non influenzare con tali effetti le creature protette, e nel caso in cui gli effetti lo seguano non potrà avvicinarsi spontaneamente alle stesse, qualora però siano le stesse ad avvicinarsi a lui non sarà costretto più ad allontanarsi, in tal caso però non sarà interrotto il Keep at Bay.

Il Keep at Bay continuerà a durare fino a che le creature protette non effettueranno lo stesso tipo di azioni che sono inibite all'undead sul non-morto scacciato. Infatti, il Keep at Bay sarà interrotto nei riguardi di tutte le creature protette qualora il non-morto influenzato sia attaccato, ma l'interruzione riguarderà solo il non-morto attaccato, mentre gli altri resteranno sotto l'influenza del Keep at Bay. L'interruzione avrà effetto dal momento in cui l’azione lesiva è portata a compimento. Si consideri che qualora non abbia dichiarato od effettuato azioni incompatibili  il non morto si considerera tipicamente in azione di attesa di attacco potendo utilizzare le regole previste per posticipare un'azione di attacco in corpo a corpo nonostante costui possa già essere a contatto con il proprio avversario. In questi casi, quindi, costui potrà effettuare i suoi attacchi nello stesso round in cui il Keep at Bay viene interrotto. Il non morto dovrà effettuare i suoi attacchi ad un fattore iniziativa pari al modificatore dei propri attacchi addizionato al momento del round in cui ha subito l’effetto lesivo (questo a meno che non abbia subito un attacco a distanza nel qual caso potrà regolarmente posticipare i propri attacchi per colpire un eventuale avversario che si avvicini nella parte restante del round). Ovviamente qualora il tiro di iniziativa puro del non morto sia superiore rispetto al momento del round in cui l’effetto lesivo interrompe il Keep at Bay il non morto potrà agire liberamente e senza alcuna restrizione. 

I non-morti sotto effetto di un Keep at Bay non possono subire altri effetti di scaccio (di nessun tipo) fino a che l'effetto che li riguarda non sarà terminato o sia interrotto. Costoro non saranno considerati come undead presenti negli scacci successivi anche se si trovano nell'area interessata dallo scaccio.

Positive Direct Damage : Il non-morto subisce danni diretti da energia positiva immediatamente alla fine del round di scaccio. La durata di questo particolare effetto dello scaccio è istantanea per cui già nel round successivo l'undead, se ancora esistente, potrà subire gli effetti di un nuovo scaccio.

Divine Stunning : Il non-morto viene stordito (stunned) dal potere divino [link]. I non-morti sotto effetto di un Divine Stunning non possono subire altri effetti di scaccio (di nessun tipo) fino a che l'effetto che li riguarda non sarà terminato. Costoro non saranno considerati come undead presenti negli scacci successivi anche se si trovano nell'area interessata dallo scaccio.

Alcuni chierici delle divinità delle forze oscure possono provare a controllare i non-morti. Si seguiranno a tutti gli effetti le regole dello scaccio sopra specificate, in quanto compatibili, ad eccezione degli effetti che risulteranno notevolmente differenti.

Qualora il risultato non produca alcun effetto, la creatura non morta se intelligente si sarà resa conto della volontà del chierico di dominarla (azione che nella normalità dei casi è considerata altamente ostile) e potrà agire di conseguenza, altrimenti qualora non fosse dotata di propria volontà non si sarà resa conto del tentativo di dominio non riuscito.

I non-morti sotto effetto di un qualsiasi effetto di dominio non possono subire altri effetti di dominio (di nessun tipo) fino a che l'effetto che li riguarda non sarà terminato. Costoro non saranno considerati come non morti presenti ai fini degli scacci successivi anche se si trovano nell'area interessata dallo scaccio.

  

Confusing Order: Per tutta la durata dell'effetto dello scaccio all'inizio di ogni round prima di determinare le intenzioni il non-morto deve tirare 1d6 e consultare la seguente tabella:
1-2: Il non morto sarà sotto l'effetto Stand Still per l'intero round di combattimento (vedi sotto).
3-4: Il non morto sarà sotto l'effetto Harmful Impact (vedi sotto) diretto nei confronti di una qualsiasi creatura selezionata casualmente tra quelle che si trovano alla vista del non morto ed entro 21 metri di distanza (ivi compreso il sacerdote che ha effettuato lo scassio). Qualora non ci siano creature validamente selezionabili il non morto si considererà sotto l'effetto Stand Still per l'intero round di combattimento (vedi sotto).
5-6: Nessun effetto, il non morto potrà agire liberamente.

Stand Still: Per tutta la durata dell'effetto il non morto non può spostarsi dalla posizione occupata. Il non morto, però, non subisce alcuna penalità di combattimento e può attaccare liberamente le creature a costui adiacenti o che si trovino a portata dei suoi attacchi a distanza o poteri speciali.

Dark Paralysis: Per tutta la durata dell'effetto il non morto si considererà a tutti gli effetti paralizzato (hold) [link].

Harmful Impulse: Per tutta la durata dell'effetto il non morto si dirigerà contro ed attaccherà la specifica creatura indicata dal sacerdote al momento della selezione di questo effetto di scaccio che si trovi alla vista sia del sacerdote che del non morto dominato ed entro una distanza massima di 30 metri da entrambi, non potendo attaccare creature diverse dalla stessa. In particolare, il non morto  effettuerà i suoi attacchi comuni più lesivi (scegliendo ad es. l'arma che possa provocare più danni) senza però effettuare attacchi o poteri speciali (ad eccezione degli eventuali poteri lesivi passivi che saranno regolarmente applicati ai suoi attacchi), senza lanciare incantesimi e senza utilizzare punti combattimento o manovre speciali di combattimento si faccia eccezione per la manovra di carica che il non morto potrà provare ad effettuare per raggiungere ed attaccare nel medesimo round la vittima designata (senza spendere punti combattimento per migliorare la possibilità di successo). Pur di attaccare la vittima designata il non morto sarà disposto a subire attacchi di opportunità da parte di eventuali altri avversari ma non effettuerà altri tipi di movimento che possano considerarsi altamente lesivi (si pensi all'attraversamento di un muro di fuoco o di una trappola) o mosse suicida. Nel corso della durata di questo effetto il non morto potrà difendersi al meglio nei confronti di qualsiasi creatura utilizzando manovre di combattimento e colpi speciali che non siano incompatibili con l'azione di attacco che gli è stata ordinata (si noti che costui non potrà attaccare altre creature utilizzando poteri attivi come attacchi di riposta, mentre potrà danneggiarle utilizzando poteri di tipo passivo come un'aura di danno, spine o sangue acido). Parimenti, il non morto non potrà effettuare attacchi di opportunità nei confronti di creature diverse da quella che gli è stato imposto di attaccare. Qualora per qualsiasi motivo il non morto non sia in grado di attaccare la vittima designata (per es. qualora la stessa sia stata abbattuta o non sia raggiungibile) si avvicinerà il più possibile alla stessa e nel caso anche ciò non sia possibile costui resterà fermo difendendosi passivamente senza poter effettuare alcun attacco.

Permanent Domination: Il sacerdote può utilizzare questo effetto solo su non morti che abbiano almeno 4 dadi vita o livelli in meno dei suoi livelli di esperienza (un sacerdote del 5° livello potrà quindi dominare permanentemente undead di un dado vita) e che comunque non abbiano più di otto dadi vita o livelli di esperienza. Se i non-morti sono più potenti, oppure il sacerdote ha terminato il massimo numero di dadi vita che può dominare permanentemente, potrà scegliere qualsiasi effetto incluso nella lista del risultato di scaccio "Oltre 20" .

Il non-morto sottoposto a Permanent Domination è sotto il controllo totale e permanente del chierico. Costui potrà ordinargli qualsiasi cosa e il non-morto obbedirà al comando al meglio, se i tratta di undead intelligenti costoro vedranno nel chierico la figura del loro leader / padrone indiscusso.

Ogni chierico può avere sotto dominio permanente un massimo di dadi-vita / livelli di undead pari a 2 per suo livello di esperienza (però potrà controllare permanentemente non-morti in altro modo, ad esempio creandoli o per mezzo di magie o oggetti magici).

Solo il chierico che ha il dominio permanente può liberare il non-morto con un proprio comando vocale. occorre però che l'undead sia a vista del chierico e senta il suo comando. Il non-morto liberato non sarà immediatamente aggressivo con il chierico e i suoi compagni ma farà di tutto per allontanarsi da costoro, se impossibilitato ad allontanarsi lotterà per mantenere la libertà ottenuta.